Quotidiani
-
Alberto Franceschini morto a 78 anni, fu trai fondatori delle Brigate rosse e condannato per il sequestro Sossi
Alberto Franceschini morto a 78 anni, fu trai fondatori delle Brigate rosse e condannato per il sequestro Sossi
È morto Alberto Franceschini, uno dei fondatori assieme a Renato Curcio e Mara Cagol delle Brigate Rosse. Il decesso è[…]
Source: Il Fatto Quotidiano
-
È morto Alberto Franceschini, tra i fondatori delle Br
È morto Alberto Franceschini, tra i fondatori delle Br
Il decesso è avvenuto l’11 aprile scorso ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Era stato condannato con sentenza[…]
Source: Il Giornale
-
La Russia dichiara di “aver liberato la regione di Kursk”. Kiev smentisce, ma ammette: “Situazione difficile”
La Russia dichiara di “aver liberato la regione di Kursk”. Kiev smentisce, ma ammette: “Situazione difficile”
Mosca ha affermato di avere completamente liberato la regione di Kursk, uno sviluppo che potrebbe rimuovere uno degli ostacoli all’apertura[…]
Source: Il Fatto Quotidiano
-
Patente sospesa o ritirata? Cosa c'è da sapere per riaverla indietro
Patente sospesa o ritirata? Cosa c'è da sapere per riaverla indietro
Con la riforma del Codice della Strada sono arrivate alcune novità da tenere in considerazione, ecco cosa fare in caso[…]
Source: Il Giornale
-
Papa Francesco, i funerali in diretta: almeno in 400mila per l’addio, 249 le delegazioni. Le immagini della tumulazione
Papa Francesco, i funerali in diretta: almeno in 400mila per l’addio, 249 le delegazioni. Le immagini della tumulazione
Finite le esequie, il feretro di Francesco sulla papamobile scoperta ha attraversato il centro di Roma. L’omelia del cardinale Re:[…]
Source: Repubblica.it
Giornali Sportivi
Riviste
-
Cosa ha lasciato Papa Francesco al mondo della scuola
Cosa ha lasciato Papa Francesco al mondo della scuola
Le parole di Papa Francesco che hanno acceso la scuola: un messaggio universale e oltre le religioni, tra educazione, ambiente[…]
Source: Panorama
-
Aiutò migrante: Fbi arresta giudice
Aiutò migrante: Fbi arresta giudice
Il direttore del Bureau ha annunciato il provvedimento preso contro un magistrato di Milwaukee che avrebbe ostacolato l'applicazione delle leggi[…]
Source: Panorama
-
Leo, lo scandalo è 2.0 "E voi che prezzo avete?"
Leo, lo scandalo è 2.0 "E voi che prezzo avete?"
Leo, lo scandalo è 2.0 "E voi che prezzo avete?"L'attore romano torna al cinema con la commedia "Che vuoi che[…]
Source: Gazzetta.it
-
Val Kilmer: "Non ho il cancro Douglas malinformato"
Val Kilmer: "Non ho il cancro Douglas malinformato"
Val Kilmer: "Non ho il cancro Douglas malinformato""Voglio bene a Michael - spiega l'attore su Facebook - ma l'ultima volta[…]
Source: Gazzetta.it
VINO: COLDIRETTI, POSTI LAVORO SALGONO A 1,25 MLN. 55% SONO “DOC”
- Dettagli
- Published on Domenica, 07 Aprile 2013 11:17
- Scritto da Andrea Turetta
- Visite: 1794
nella foto, le prime bottiglie di vino doc esposte a Verona dalla Coldiretti, a 50 anni dalla legge in materia
L’impegno per la qualità ha accompagnato il passaggio da una economia di autoconsumo in cui il vino rappresentava un bisogno primario ad una in cui viene identificato con un elemento che concorre alla realizzazione personale. Il vino è stato in grado di creare qualità, benessere, occupazione e sviluppo economico nei territori dove si è insediato, ma anche integrazione, come dimostrato dal fatto che vi hanno trovato occasione di impiego soggetti diversamente abili, carcerati, ex tossicodipendenti, ma anche una vasta platea di lavoratori stranieri (nel solo distretto del Prosecco lavorano ben 53 differenti nazionalità di 4 diversi continenti). Una opportunità occupazionale rilevante confermata dall’utilizzazione nel 2012 di 13.756.061 voucher equivalenti 10 euro dei quali 1.607.338 in agricoltura soprattutto nelle regioni del Veneto, Emilia, Toscana e Piemonte regioni ad importante vocazione vitivinicola (erano stati introdotti in via sperimentale per la prima volta in Italia proprio per la vendemmia nel 2008).
L’impatto positivo si è esteso pero’ oltre i confini della vigna poiché la raccolta di un grappolo alimenta, secondo l’analisi della Coldiretti, opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l’enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie.
A beneficiarne è stato lo sviluppo locale dei territori del vino che si posizionano in vetta alle diverse classifiche sulla qualità della vita, ma sono anche meta delle vacanze di italiani e stranieri con il turismo enogastronomico che ha raggiunto "in Italia un giro d’affari che va dai 4 ai 5 miliardi di euro l’anno - spiega il presidente delle Città del Vino, Pietro Iadanza - capace di far muovere dai 4 ai 6 milioni di turisti, con una crescita che nel 2012 è stata del +12% sul 2011, in controtendenza all’andamento generale del turismo in Italia. Investire nella qualità, favorire il presidio dei luoghi, tutelare il paesaggio, valorizzare i saperi e i prodotti locali e mantenere viva la propria identità, cercando di migliorarsi sempre anche con una strategia nazionale, perché si tratta di un settore strategico su cui puntare per aumentare in generale i flussi turistici. Ci chiediamo, infatti, come mai un settore fondamentale per l’intera economia italiana, come il turismo enogastronomico, sia ancora orfano di una regia nazionale, che possa identificare in modo unitario i tanti territori che ne sono i protagonisti”.
A confermare l’effetto positivo è l’andamento delle quotazioni dei vigneti il cui valore in media è piu’ che raddoppiato (+109 per cento) secondo l’analisi della Coldiretti a vent’anni dell’avvio della Banca dei valori fondiari dell’Inea. Il vigneto Italia si dimostra un patrimonio solido anche in questi momenti di crisi come dimostra il crescente interesse di imprenditori extra-agricoli dal settore e i valori stellari che hanno raggiunto alcuni terreni: dagli 800mila euro all’ettaro del Barolo cru ai 600mila dei vigneti Doc della zona del lago di Caldaro in Trentino, dai 450mila euro dei terreni del Valdobbiadene Doc in Veneto fino ai 380mila euro per la Docg nelle colline di Montalcino in Toscana.
Un esempio eclatante viene dallo straordinario incremento di valore che si è realizzato nei terreni dove sono coltivate le uve destinate alle prime quattro doc italiane, la Vernaccia di San Gimignano, l’Est! Est! Est! di Montefiascone, l’Ischia bianco, l’Ischia rosso e l’Ischia superiore e il Frascati riconosciute con Decreto del presidente della Repubblica avente data 3 marzo 1966, ma anche per le prime Docg approvate nel 1980 quali il Brunello di Montalcino, il Barolo, il Vino Nobile di Montepulcìano e il Barbaresco mentre per Chianti e Chianti Classico bisogna attendere fino al 1984.
www.coldiretti.it