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Source: Il Giornale
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Source: Il Giornale
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“Liste d’attesa troppo lunghe e strutture a 100 km di distanza: pazienti costretti al privato o a rinunciare alle cure”
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Source: Il Fatto Quotidiano
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“Tenere in mano lo striscione è stato un errore di giudizio“. Con queste parole pubblicate in un post su Instagram,[…]
Source: Il Fatto Quotidiano
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Commemorazione Ramelli, La Russa: "Speriamo sia vicina pacificazione nazionale"
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“È importante che la corona sia stata deposta dal sindaco, perché la corona è del Comune, rimane sempre da capire[…]
Source: Libero Quotidiano
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Che i carri armati americani Abrams M1A1 non fossero l’arma in grado di cambiare il conflitto russo-ucraino come Bruxelles andava[…]
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Source: Gazzetta.it
Paolo Cozzo e Frédéric Meyer - Francesco di Sales - Memoria ed eredità culturale (1622-2022)
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- Published on Venerdì, 22 Marzo 2024 08:26
- Scritto da Andrea Turetta
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Quella di Francesco di Sales, beatificato nel 1661, canonizzato nel 1665 e proclamato dottore della Chiesa nel 1877, è una delle figure più rilevanti e complesse nella storia della Chiesa, della vita religiosa, dei culti e delle devozioni di età moderna e contemporanea. Vissuto fra XVI e XVII secolo a cavallo delle Alpi, tra il ducato sabaudo e la Francia, egli fu infatti vescovo, direttore spirituale, consigliere politico, promotore di ordini religiosi e animatore di esperienze di fede. A quattro secoli dalla morte, un progetto di ricerca internazionale promosso dall’Università di Torino e dall’Université Savoie Mont-Blanc – di cui questo volume è il risultato finale – ha focalizzato l’attenzione sulla memoria e sull’eredità culturale di Francesco di Sales. La sua poliedrica personalità è infatti riuscita a imporsi come modello ispiratore ben oltre i limiti cronologici e geografici della sua personale vicenda, proiettandosi sul lungo periodo nell’intero mondo cattolico; l’ascendente esercitato sull’esperienza religiosa di don Bosco a metà dell’Ottocento è solo uno degli esiti più evidenti.
Il libro "Francesco di Sales - Memoria ed eredità culturale (1622-2022)" curato da Paolo Cozzo e Frédéric Meyer è un'opera che analizza la figura di San Francesco di Sales, santo patrono dei giornalisti e degli scrittori. Nato nel 1567 in una casata nobile, Francesco di Sales fu un ecclesiastico, teologo, scrittore e missionario operoso nell’epoca della Controriforma.
Francesco di Sales divenne vescovo di Ginevra nel 1602 e si distinse per la sua amabilità, la sua pazienza e il suo approccio non dogmatico alla conversione. In un'epoca di scontri ecclesiali e divisioni, Francesco di Sales si impegnò a incoraggiare la pace e la conciliazione tra le differenti fedi.
La sua opera più celebre è "Introduzione alla vita devota", un trattato di spiritualità che ha influenzato molte generazioni di credenti. Francesco di Sales è anche noto per aver fondato unitamente a Santa Giovanna Francesca Frémiot l'Ordine della Visitazione di Santa Maria, una comunità religiosa destinata all'educazione delle giovani ragazze.
Francesco di Sales è venerato come santo patrono dei giornalisti, degli scrittori e degli editore, in quanto è considerato il difensore della stampa cattolica. La sua vita e il suo insegnamento seguitano ad ispirare milioni di fedeli in tutto il mondo, che lo considerano un esempio di amore, pietà e modestia.
Francesco di Sales è stato un rilevante santo della Chiesa cattolica. La sua memoria è stata custodita attraverso molteplici scritti e testimonianze che ne raccontano la vita e l'opera. La sua eredità formativa si svela anche tramite l'influenza che ha esercitato su molti intellettuali, scrittori e guide religiose nel corso dei secoli.
La sua capacità di divulgare concetti spirituali articolati in modo abbordabile e concreto è stata gradita da molte generazioni di credenti. La memoria di Francesco di Sales e la sua eredità culturale seguitano a essere fonte di ispirazione e meditazione per persone di differenti tradizioni religiose e culturali, che apprezzano la sua sapienza, la sua semplicità e la sua capacità di comunicare con il cuore.
Il libro esamina il pensiero, l'opera e l'eredità culturale lasciata da San Francesco di Sales, attraverso una serie di saggi e approfondimenti, in cui gli autori ci portano alla scoperta della personalità di questo santo, della sua religiosità e del suo ascendente nella cultura e nella società del suo tempo.
La ricerca di Cozzo e Meyer ci regala una visione nuova sull'importanza di San Francesco di Sales nell’ambito della storia della Chiesa e della spiritualità cristiana. Grazie alle loro analisi approfondite e alle fonti citate, ci consentono di afferrare pienamente l'importanza di questo santo e la sua influenza prolungata nel tempo.
In conclusione, "Francesco di Sales - Memoria ed eredità culturale (1622-2022)" è un’opera che merita di essere letta da chiunque sia incuriosito dalla figura di San Francesco di Sales e verso quello che fu il suo tributo all’erudizione e alla spiritualità cristiana. Lo studio accurato degli autori e lo spessore delle questioni illustrate lo rendono un'opera di riferimento per gli studi su questo rilevante santo.
Gli Autori:
Paolo Cozzo (1972) è professore ordinario di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso il Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino.
Frédéric Meyer (1959) est professeur des Universités en Histoire moderne à l'Université Savoie Mont Blanc (Chambéry).
Francesco di Sales
Memoria ed eredità culturale (1622-2022)
A cura di Paolo Cozzo e Frédéric Meyer
Centro Studi delle Residenze Reali Sabaude. La civiltà delle corti, vol. 7
2023, cm 17 × 24, x-352 pp. con 18 figg. n.t. e 16 tavv. f.t. a colori
Testi in italiano e francese
[isbn 978 88 222 6900 3]
http://www.olschki.it/libro/9788822269003
Per ulteriori info:
Leo S. Olschki
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