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Sylvie Lubamba tifa per Roberto Vannacci: “Ha l’Africa nascosta dentro di se, intesa molto forte. Condividiamo battaglie ideologiche e la pizza”
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Source: Il Fatto Quotidiano
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Serena Bortone sbotta con Massimo Magliaro: “Vivere in un Paese che non riconosce i diritti civili mi fa sentire cittadina di serie B”
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Source: Il Fatto Quotidiano
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Iran, Raisi è morto, tutte le notizie in diretta. Trovato l’elicottero del presidente, i funerali domani a Tabriz. Riunione urgente del governo. Meloni: “Spero che la futura leadership si impegni per la pace nella regione”
Iran, Raisi è morto, tutte le notizie in diretta. Trovato l’elicottero del presidente, i funerali domani a Tabriz. Riunione urgente del governo. Meloni: “Spero che la futura leadership si impegni per la pace nella regione”
Tra le vittime il ministro degli Esteri Abdollahian. Le condoglianze di Hamas ed Hezbollah: “Amico della resistenza”
Source: Repubblica.it
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Source: Il Giornale
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Source: Gazzetta.it
Intervista con Herman Medrano & The Groovy Monkeys
- Dettagli
- Published on Martedì, 16 Aprile 2013 11:02
- Scritto da Andrea Turetta
- Visite: 1319
“NOSECONOSSEMO" è il titolo del nuovo progetto musicale di Herman Medrano & The Groovy Monkeys. “NOSECONOSSEMO": non ci conosciamo! Un viaggio nei dubbi, nella costruzione artificiosa delle nostre rassicuranti sicurezze e dei comportamenti alla base dei percorsi volontari e coscienti che ci portano alla scoperta di noi stessi e degli altri, nonchè dei mondi dove ci muoviamo. Questo primo lavoro di inediti, che esce a fine aprile su etichetta “La Grande Onda”, mantiene il gusto sagace dei precedenti lavori di Herman Medrano, e si arricchisce delle intriganti sonorità che i Groovy Monkeys costruiscono: funk e rock, ska e reggae, sino alla musica elettronica e balcanica. Ecco l’intervista gentilmente concessa da Herman Medrano…
E’ in arrivo il vostro album “Noseconossemo”. C’è un filo conduttore che lega le canzoni che ne fanno parte?
Tutto l’album è stato concepito ad episodi. Ogni traccia racconta aspetti comuni a molte persone: dal semplice vizio al desiderio compulsivo, dal pensiero ossessivo al comportamento irreprensibile auto imposto, dal fingere di sapere al fare senza fingere... il filo conduttore è la consapevolezza e la conoscenza di tali comportamenti.
Come è nato il progetto artistico che ha unito Herman Medrano a The Groovy Monkeys? Vi conoscevate già da tempo o è stata una cosa piuttosto immediata?
Suoniamo assieme dal 2010, ma il progetto è nato alla fine del 2009 sulle ceneri di altri gruppi che accomunavano alcuni membri della band. Dopo un paio di jam, visto che la cosa girava bene abbiamo deciso di ri-arrangiare i brani classici del repertorio di Herman, dai quali è stato tratto nel 2012 il doppio cd live “SIMIE”. Nel frattempo sono nati nuovi brani, raccolti in questo lavoro.
Molti e diversi gli ospiti che popolano il vostro disco. Immagino abbiano arricchito le canzoni con le loro sonorità diverse…
Te li cito tutti: Caparezza, Piotta, Sir Oliver Skardy, Roy Paci, Natalino Balasso, Manu PHL, Dellino Farmer, El Giovanelo. La cosa bella è che tutti hanno risposto subito positivamente, in qualche mese ci siamo trovati tra le mani tantissimo materiale di diverse provenienze. Ancora una volta “Noseconossemo” si è rivelato il titolo giusto per l’album: noi italiani conosciamo poco o nulla delle lingue del nostro paese.
C’è qualche episodio curioso legato alla creazione del vostro nuovo album?
Rappare bene in molfettese, bresciano o chioggiotto per me risulta simpaticamente impossibile! Le frasi che pronuncio non sono sempre di senso compiuto!!!
Quanto conta la tradizione e quanto l’attualità, nelle vostre composizioni?
Tutto ci arriva da lontano, sia nel tempo che nello spazio. E da qui riparte per altre destinazioni. L’attualità e il richiamo alle tradizioni nella stesura dei testi e musica passano attraverso il filtro dell’esperienza personale, ridando loro una nuova vita. Arrivando da esperienze musicali diverse il mix sonoro è alquanto variegato. Il consueto sarcasmo e l’irriverenza delle liriche questa volta sono accompagnati dalla giusta carica musicale.
Un album può dirsi un insieme di colori diversi… è difficile non ricorrere sempre agli stessi colori?
Si seguono inevitabilmente dei clichè: io faccio rap in veneto, musicalmente si intrecciano molti generi musicali, l’impasto prende in ogni composizione una forma diversa. Stavolta lo abbiamo cucinato a fuoco lento! Ogni disco segue una ricetta dettata dai gusti dell’artista in quel momento.
Quando è pronto un nuovo disco, sentite una certa responsabilità o in qualche modo vi preoccupate per come verrà accolto da critica e pubblico?
E’ forse l’incognita più comune a tutti i musicisti, se la propria opera verrà compresa e accettata nella sua interezza. Non a caso il disco si chiama NOSECONOSSEMO. La cosa migliore da fare è attendere un po’ di tempo, come tutte le novità ha bisogno di essere assaporato lentamente per capirne le sfumature.
Vi capita di non essere soddisfatti di qualche vostra canzone? Magari l’avreste fatta in una maniera diversa.
Direi proprio di no, ma se mi rifai la stessa domanda fra un paio di mesi potrei dirti che qualche rima andrebbe chiusa diversamente, in modo molto più caustico!
Nelle vostre canzoni, generalmente nasce prima la musica o il testo?
In NOSECONOSSEMO sono nati testi e musiche quasi contemporaneamente, il materiale era bello abbondante e abbiamo scremato parecchio per arrivare a 13 tracce.
C’è qualche artista con il quale vi piacerebbe collaborare prima o poi?
Questa volta, visti gli ospiti, possiamo tranquillamente dire che le partecipazioni ci soddisfano al 100%. Un sogno: fare un disco con qualcuno che ha qualcosa da dire ma che non ha mai avuto voce. Ci sono più artisti fra muratori, fruttivendoli e impiegati di quanti lo fanno per lavoro. E’ un po’ difficile, ma non si sa mai...
Nel mondo odierno, conta sempre più l’immagine. E’ importante per chi si occupa di musica?
Ovviamente chi produce un disco deve arrivare all’utente finale, sia con il disco che con i concerti. Se ripenso a quanta musica viene messa sul mercato come prodotto usa-e-getta per una stagione la risposta è quasi scontata: farsi notare farà vendere il tuo prodotto più facilmente. Ma non darà spessore alle canzoni se non ne hanno.
Quali sono i problemi più difficili da risolvere, quando si lavora ad un disco?
Le problematiche di ogni lavoro: la coordinazione delle idee/energie, problemi di logistica (siamo in 8), spese per attrezzature/studio/viaggi. Tutte cose che si superano agevolmente se si ha ben chiara la meta.
Per chiudere, c’è qualcuno che vi va di ringraziare per la riuscita di questo vostro nuovo album?
Se ci fosse la Dea della Pazienza ringrazieremmo lei! In mancanza, mandiamo un saluto a chi ci ha seguiti e ci seguirà in questo nuovo viaggio. Il tour parte il 30 aprile da Mestre, arriveremo un po’ ovunque in Veneto.
Sito Ufficiale:
www.medrano.biz