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Attentato a Parigi, ucciso un turista tedesco. L’assalitore aveva giurato fedeltà a Isis. La madre lo aveva segnalato a ottobre
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L.R. Vicenza: ORA SI VA VERSO TERNI… AL LOTTO!
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- Published on Domenica, 17 Ottobre 2021 16:58
- Scritto da Andrea Turetta
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Lanerossi 0 Reggina 1 è l’amaro servito dal campo equivalente alla settima sconfitta in otto gare. Male! Malissimo! Chi s’era illuso che col successo di Lignano ai danni del Pordenone si fosse intrapreso il nuovo percorso che porta a risolvere i problemi quasi d’incanto, con la cura Brocchi, deve prontamente ricredersi. Dopo aver assistito al match contro i calabri di mister Aglietti, quel che è peggio è aver notato che questa squadra pare impegnarsi molto (non c’è dubbio) ma poi non essere in grado di raccogliere quanto prodotto in energie, soprattutto nervose. C’è il rischio di scivolare nel classico “vorrei ma non posso” ossia, vorrei vincere, ma a conti fatti (sul campo) non ce la faccio. Pure in questo confronto, i biancorossi sono apparsi discretamente tonici per un tempo, in grado quantomeno, di creare un minimo d’apprensione all’avversario (con Diaw e Dalmonte sotto la regia di Ranocchia, finché ha tenuto) ma nella ripresa, spesso interrotta (ad arte?) da eccessivi infortuni (più o meno muscolari…) altrui, solo il palo su punizione dai trenta metri di Taugourdeau ha lasciato il segno, per il resto, solo impegno ma grande confusione (e, certo, morale in declino).
Diciamo che s’è rivista, per certi versi, la sconfitta con la Cremonese, solo per restare alle ultime uscite… Sicuramente (meglio subito che più tardi) c’è di che preoccuparsi, è chiaro, pur senza cadere nella depressione o, peggio, nel pensare che sia una stagione già delineata, quasi come fatal destino. Solitamente, di fronte ad una sosta, chi viene da una vittoria non la vede di buon grado, perché preferirebbe proseguire sull’onda dell’entusiasmo e ciò è indiscutibile. Al pari però, non lo è da meno il fatto di come, grazie alla sospensione temporanea del torneo, si possono recuperare alcuni elementi in ritardo di condizione o debilitati da qualche acciacco, nonché affinare certe geometrie di gioco, o migliorare movimenti e fraseggi tra i reparti. Per cui possiamo dire in proposito che ci sono, molto semplicemente, “i pro e contro” per tutti. Altrettanto chiaro però, di come sia indispensabile trovare (oltre alla miglior condizione) la giusta collocazione in campo di certi elementi (Proia, Dalmonte, Taugourdeau, Padella, Ranocchia ad esempio) nonché capire se tutti siano all’altezza del ruolo (Calderoni, Brosco, Pontisso, giusto per far tre nomi…).
Detto ciò, nelle due settimane di sosta in casa Lane s’era lavorato non poco, ad esempio prendendo confidenza con i nuovi impianti d’allenamento. Con quello più “corposo”, lo Sporting 55 di Romano d’Ezzelino (con campi di calciotto, calcetto, padel, tennis, beach volley, palestra, wellness, sale meeting, video e area bistrot), il più conosciuto e collaudato di Capovilla a Caldogno e (ormai prossimo all’uso) quell’altro di Thiene. Una domanda: benissimo tutto ciò, sia chiaro, ma non si poteva proprio trovare un impianto unico e completo, in zona berica, molto più vicino alla città e comodo da raggiungere, sia per gli addetti ai lavori che, parimenti, dai tifosi del capoluogo? Per quanto concerne proprio i tifosi, settimana c’è stato l’allargamento della capienza anche per gli stadi su decreto Governo-CTS (Comitato Tecnico Scientifico) con le nuove misure anti-Covid 19, dal 50 al 75% (e a breve si potrebbe aprire al 100%). La società berica ha subito (e giustamente) rinnovato l’esperienza del “Back to Menti”, col pacchetto biglietti agevolati per le tre gare interne (Reggina, Monza e Brescia).
Non bastasse, il “periodo azzurro” ha visto vestire il tricolore, oltre ai giovani Under 21 Ranocchia e Pizzignacco, parecchi giovani usciti dal vivaio biancorosso. Tommaso Mancini (protagonista con la seconda rete nella vittoria azzurra per 3-0 sull’Islanda) e Thomas Sandon in Under 19, Filippo Alessio nell’Under 18, Alessandro Zonta e Andrea Moscati nell’Under 15; senza contare che l’Under 17 biancorossa, ha prevalso con merito ai danni del blasonato Milan per 2-1 (a segno Iseppi e Mion). A completare, ad assistere alla gara del “Menti” c’erano Marcelo Otero e Julio Gonzales (giunto a Vicenza anche per presentare in anteprima il suo libro autobiografico, “Vivo”) due indimenticabili campioni che, purtroppo, non hanno potuto contribuire direttamente al risultato del match…
Questo per dire di come più volte, tutti i migliori presupposti, le piacevoli aspettative, non sempre portino, quasi di regola, al tanto atteso positivo responso finale. La sconfitta, pesante non tanto per il risultato bensì per gli effetti che può avere a livello del morale e della sicurezza nei singoli (e, conseguentemente, nel gruppo) con la Reggina, lascia tutto irrisolto. Quel che è (e lo era dall’inizio!) certo, è che per mister Brocchi c’è da lavorare parecchio e sodo. E, assolutamente, non di meno, per i suoi giocatori!
A partire (o continuare, fate voi…) dal prossimo impegno (si gioca al “Liberati” sabato prossimo 23 ottobre alle ore 14.00) in quel di Terni, contro un avversario, la Ternana, in netta ripresa. Cliente ostico d’affrontare, reduce dal successo contro il Pordenone (che ha esonerato mister Rastelli) nonché dai pesanti successi interni contro la Spal e, soprattutto, il Parma e il pari esterno di Monza. I rossoverdi di mister Cristiano Lucarelli (e, tra gli altri, dei Falletti, Donnarumma, Sorensen, Paghera, Defendi e nonché gli ex Lane e Bassano, Agazzi, Pettinari, Proietti, e Furlan) hanno finora mostrato di sapersela cavare agevolmente con la categoria, pur incappando in qualche scivolone (k.o. interni con Brescia e Pisa, esterni a Reggio e Cremona) che ci sta. Di certo, in casa fere, farà caldo, non tanto per il clima (ormai rientrato al… fresco) quanto per l’ambiente, che accoglierà con calore la propria squadra, intenta a puntare quantomeno ai playoff.
In chiusura, poco da dire. Il Lane non ha bisogno di troppe parole (anzi!), dovendo lavorare a testa bassa (o, alta, a seconda dell’ottica…) non guardare troppo all’avversario, bensì dentro se stesso, cercando di rispolverare le proprie armi (agonismo, grinta, idee, convinzione!) che messe assieme, possano garantirgli un minimo d’onore e, soprattutto, passi in avanti, sia in classifica che, soprattutto, a livello caratteriale. D’altra parte pare davvero difficile non “pesare” la rosa a disposizione di mister Brocchi, quantomeno in grado di raggiungere agevolmente la salvezza. Non riuscirci sarebbe davvero un delitto. Per non parlare delle conseguenze a cascata che ne deriverebbero, per tutto l’ambiente. Dunque, forza ragazzi, onorate la maglia, le varie iniziative in onore di Paolo Rossi (che tifa per voi da Lassù!) ma soprattutto, a prescindere da chi gioca, onorate voi stessi!
di Luca Turetta