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Source: Gazzetta.it
L.R. Vicenza V.: TRA SORRISI (Empoli) E PIANTI (Ciao Ernesto)!
- Dettagli
- Published on Domenica, 29 Novembre 2020 14:22
- Scritto da Andrea Turetta
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Settimana terribile per il calcio quella che si va a chiudere. Prima la notizia della scomparsa del D10OS Diego Armando Maradona, a seguire, notizia fresca di giornata, la dipartita di Ernesto Galli, due (ovviamente con i diversi distinguo) miti del calcio, seppur per diversi ruoli e appartenenze territoriali. Di Diego s’è ormai detto tutto e di più, poco d’aggiungere. Se ne va un giocatore unico, grandissimo, inimitabile, funambolico, un uomo con tutti i limiti umani…
Di Galli, ovviamente s’è detto meno, anche perché non era certo personaggio da rilasciare facilmente dichiarazioni pubbliche (per chiamarlo in tv era necessario prenderlo per tempo e senza forzatura alcuna) né tantomeno, da… gossip, schivo e riservato com’era, di poche parole, ma molto attaccato al suo lavoro, alla sua famiglia, alle partite a carte con gli amici più cari, magari al mitico “Bar Sport” a due passi dal “Menti”. A 75 anni il cuore di Ernesto ha smesso di battere presso l’ospedale “San Bortolo” di Vicenza, dopo giorni di degenza a seguito di lunga malattia, resasi fatale dopo inficio Codid-19. Come estremo difensore il nostro aveva vestito i colori di Cesena, Spal, Brescia e Lanerossi; con la casacca berica (137 presenze) ha fatto parte (1976/78) fondamentale del Real Vicenza di G.B. Fabbri e Paolo Rossi. Indimenticabile la sua respinta sul rigore calciato da Di Bartolomei nell’ormai storico 4-3 Vicenza-Roma di quegli anni, così come le sue parate a mani nude (i guanti li usava solo in casi estremi) quanto i forti e, spesso, “coloriti” richiami a dirigere la propria retroguardia. In veste d’allenatore poi, egli ebbe modo di guidare per un breve periodo il Lane, per poi dedicarsi quasi esclusivamente, alla preparazione dei portieri, fino ai tempi di Guidolin. Di certo con Galli non se ne va un… Maradona, ma di certo signore del pallone, un uomo unico nella sua genuinità, amato da tutti, vicentini e non solo… Lasciamolo al suo destino, alle sue partite a carte Lassù, con i vari colleghi e compagni, come Giulio Savoini e Giancarlo Salvi che, di certo, gli avranno tenuto il posto. E, anche a nome della redazione di “Sport Vicenza” il più caro e commosso abbraccio alla moglie Gabriella e ai figli. Buon viaggio Ernesto!
A questo punto, dopo la straziante notizia, seppur breve ma convinto sorriso a risollevare il… morale biancorosso: Empoli-L.R. Vicenza 2-2 con le reti di Meggiorni e Longo (R) per berici. Gara quasi perfetta dei ragazzi di Mimmo Di Carlo, che hanno saputo tener assolutamente testa alla corazzata toscana, grazie ad una determinazione, compattezza e dedizione, a dir poco, incredibile. Pur annotando assenze, dettate da infortuni e/o Covid, non certo di poco conto (Ierardi, Pontisso, Nalini, Bruscagin, Padella, Bizzotto, Rigoni), elementi recuperati al volo, senza una allenamento sulle gambe (Cappelletti) o quasi (Giacomelli, Beruatto, Barlocco, Grandi, Jellow), dalla Tribuna (Scoppa) supporti dalla Primavera (Tronchin, Fantoni, Cester) orbene, il Lane ha sfoderato al “Castellani” una prestazione da dieci e lode! Tutti, in campo e fuori, hanno risposto presente! Ognuno ha dato il massimo e di più, riuscendo così ad arginare le folate dei vari La Mantia, Matos, Mancuso, Stulac, Bajlami, Haas… Perina s’è pure permesso sull’1-1 di parare un rigore (un po’ troppi contro… Attenzione ragazzi!) a Mancuso, pur se poi, dopo altre ottime parate, s’è fatto sfuggire palla sullo stacco di La Mantia per l’1-2. Dalmonte è un eccellenza (durasse tutti i 90° e più, sarebbe alla Juve! E non solo…), Meggiorini una sicurezza, Zonta il jolly, Da Riva una bellissima sorpresa, Guerra con la sua verve, Longo poi, la freddezza del punteros. Giusto per far Qualche nome (a proposito, doppio merito a Cappelletti, in campo dopo lungo stop, senza neppure un allenamento!) ma senza davvero voler sminuire gli altri, perché tutti hanno contribuito a cogliere un punto che sa di platino, per una classifica che, una volta recuperate le due gare (e che gare!) che i biancorossi avanzano, beh, potrebbe pure assumere ben altri connotati. Certo, da prendere con mille cautele…
Detto ciò, tra un a parata e l’altra, un goal e l’altro, un pianto (anche due…) e un sorriso, eccoci avvicinarci per i cuori biancorossi, ad una settimana a dir poco intensa quanto impegnativa, prima con la sfida di recupero contro il Monza di mister Brocchi (e tralasciamo i giocatori perché sarebbero troppi i… vip da citare) in programma all “U-Power Stadium” ex “Brianteo” di Monza, mercoledì 2 prossimo alle ore 18.00. Brianzoli fortissimi per organico e non solo, reduci dal successo di misura contro la Reggina (1-0 con un rigore di Boateng fallito e ben 21 conclusioni verso la porta altrui, seppur con superiorità numerica per un tempo); sfida impossibile? Chissà mai… A seguire (gara in programma al “Menti” domenica 6 dicembre alle ore 21.00) toccherà affrontare il Cosenza di mister Occhiuzzi. Match sicuramente più “alla portata” (sulla carta…) che bisognerà capire in quali condizioni (e, soprattutto, con che organico) verrà affrontato dai giovanotti di mister di Carlo. Quel che è certo, chiunque scenderà sul manto erboso, porrà il massimo della grinta, determinazione, fame e cuore, pur di sopperire ad eventuali deficienze numeriche o tecniche. La prova di Empoli n’è stata l’emblema, Monza potrebbe ribadirlo, Cosenza, confermarlo. Ma andiamo con ordine e, un passo alla volta. Sotto con il Monza. Coraggio ragazzi! Per il blasone, per il pubblico, per la classifica, per il gruppo e, senza retorica alcuna, per gli illustri colleghi-tifosi che da Lassù non smetteranno mai d’incitarvi e guidarvi. E, certamente, Ernesto col cuore in… volo!
di Luca Turetta