LaneRossi: ORA LA SALVEZZA PASSA PER GAMBE, TESTA E CUORE!

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Published on Lunedì, 26 Marzo 2018 16:11

Scritto da Andrea Turetta

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L’amarone passa per Vicenza – Sud Tirol 0-1, Sambenedettese – Vicenza 2-1, Renate – Vicenza 2-0 e va di traverso. Tre partite, tre sconfitte consecutive mettererebbero in ginocchio chiunque, figurarsi un Vicenza mai apparso così traballante come in questa sequenza di gare. Che cosa succede? Calo di tensione, poca determinazione, assenza di forza propulsiva in fase propositiva, cinismo sotto rete praticamente non pervenuto, qualche disattenzione di troppo in retroguardia, condizione non ottimale di alcuni elementi, poca autostima e personalità generale. Sono solo alcune delle concause che, inevitabilmente, devono essere prese in considerazione, dopo il pesantissimo trittico appena citato, che potrebbe aver messo in seria discussione la tanto agognata quanto imprescindibile, salvezza del sodalizio biancorosso. Certo, parimenti, potrebbero aver inciso certe situazioni fuori campo, legate al percorso, assai irto, intrapreso dal curatore, dott. Nerio De Bortoli, per tentare il tutto per tutto, pur di salvare la società, lo stesso fresco allontanamento del preparatore atletico Zanella, potrebbe aver avuto il suo, alla fine però, bisognerà pur fare due conti, sia quanto alla resa in campo, che fuori.

Se da un lato (fuori) tutto sembra ormai condurre, comunque, verso la tanto attesa asta, presumibilmente tra un mese, dalla quale finalmente (!) si dovrebbe capire chi abbia per davvero a cuore le sorti del Vicenza (e dello stadio…), dall’altra parte (in campo), è fondamentale ritrovare la… retta via, perché è fin troppo ovvio che, pur con tutti i limiti e le vicissitudini della stagione, retrocedere sarebbe uno smacco durissimo da digerire, sotto tutti gli aspetti (e non si creda che ripartire dalla serie D sarebbe così… salutare, anche perché il costo non sarebbe di certo indifferente eppoi, chi mai sarebbe tanto attratto dalla categoria?) per cui, malgrado tutto, bisogna assolutamente cercare di rimettersi di “buona lena” e raccogliere, nelle rimanenti sette sfide, autentiche finali, il massimo dei punti possibili. A partire dai prossimi due confronti interni, contro Santarcangelo (sabato 31 alle ore 16.30) e Fermana (mercoledì 4 aprile alle ore 18.30), a cavallo di Pasqua, che a questo punto diventano autentici spareggi salvezza, da non fallire affatto!

Non è il momento di guardare al passato, più e meno recente, a tutte le traversie  stagionali (e non solo…) poiché bisogna solamente mirare all’oggi per non dover compromettere il domani… E’ il momento di fare veramente “quadrato” nell’ambiente biancorosso (o, festeggiamenti a parte, quel che ne resta…) e, magari con un certo ritardo, di porre in campo non solo undici (o sedici, o venti…) giocatori bensì altrettanti uomini che sappiano rispondere con gli attributi (razionalmente esposti) del caso, muniti di “fame” assoluta, cattiveria agonistica, un minimo di geometrie e tattiche sufficientemente leggibili ma, soprattutto, infinito cuore. I giocatori lo devono a loro stessi, ai propri (magnifici) tifosi, alla città, agli stessi prossimi (si auspica) acquirenti. La Pasqua chiama, il LaneRossi non può far altro che rispettarLa, festeggiandola, con la dovuta e mai così tanto attesa, Resurrezione. Gatto, fatti riconoscere!

…Per non dimenticare, Marino Rossetti
Pochi giorni fa, un’altra bandiera biancorossa ci ha lasciato, si tratta di Marino Rossetti, rigoroso difensore biancorosso negli anni tra il 1965 e 1971. La sua carriera fu segnata da un brutto intervento in tackle operato ai suoi danni, da Pierino Prati, fattispecie che gli rese la gamba irrecuperabile e che, di conseguenza, lo costrinse ad abbandonare il calcio giocato. Grande giocatore ma grandissimo uomo, stimato e ricordato da tutti con vero piacere ha lasciato i figli Lisa e Marco, cui va tutto il nostro abbraccio.

di Luca Turetta